
L’avvocato spiega le possibili conseguenze dell’accertamento dei reati imputati alla società, che vanno dall’esclusione del campionato alla revoca dello scudetto
È un evento senza precedenti la tempesta giudiziaria che si sta per abbattere sulla Juventus. Questo, perlomeno, il parere dell’avvocato Mattia Grassani esperto di diritto sportivo. A Radio Anch’io Sport su Rai Radio1 il legale non ha dubbi nel definire l’indagine in corso nei confronti del club bianconero “la più grave che la Juventus ha subito nella sua storia, anche più grave di quella di Calciopoli“.
«L’indagine – spiega l’esperto di diritto sportivo – abbraccia una serie di irregolarità che non ha precedenti perché le fattispecie sia di reato, sia di violazione di norme borsistiche, norme societarie e sportive abbraccia un arco di comportamenti illeciti che, ripeto, non ha precedenti».
Accuse che, se confermate in tutti i gradi di giudizio, porterebbero il club a ben più di una penalizzazione: «in caso di ottenimento dell’iscrizione a un campionato con alterazione di documenti ci può essere l’esclusione dal campionato, la retrocessione all’ultimo posto, la revoca dello scudetto».
Per quanto riguarda le tempistiche, Grassani ricorda che “la giustizia sportiva ha necessità che i tempi siano veloci” e dunque prevede che il procedimento possa concludersi entro la fine della stagione, “e saranno subito applicate le sanzioni“.
Infine, un “segnale positivo in un quadro preoccupante“, un commento sulle dimissioni in blocco della dirigenza che “ricordano la scelta della Juventus nel 2006“, un atto doveroso che la dice lunga “sulla volontà della società di isolare il problema“.
La settimana scorsa la società ha approvato un nuovo progetto di bilancio dell’esercizio 2021/22, con un disavanzo di 239,3 milioni di euro.