
Tra i rischi inerenti alle varie controversie c’è anche la possibilità di “sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive”. E il 21 dicembre l’appello dei pm
Nelle indicazioni contenute nella Relazione Finanziaria al 30 giugno, pubblicata dalla Juventus sul proprio sito e in cui si fa riferimento all’inchiesta aperta dall’Uefa Control Financial Control Body lo scorso primo dicembre si legge che tra i potenziali rischi per la Juventus inerenti alle varie controversie c’è anche la possibilità di “sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive ” da parte dell’Uefa, “in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo” alla Superlega.
E, si aggiunge, “nei casi più gravi, di non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europe” in caso di mancato rispetto dei requisiti del Financial Fair Play e delle licenze Uefa.
Inoltre si apprende anche che è fissata per il 21 dicembre l’udienza di camera di consiglio per discutere l’appello dei pubblici ministeri avverso all’ordinanza del Gip del Tribunale di Torino concernente la richiesta dei magistrati del sequestro preventivo nei confronti della società bianconera di circa 437mila euro, in relazione al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.
Il reato è stato contestato nei confronti di alcuni dirigenti presenti e passati dalla società bianconera. Secondo l’accusa, ai fini di evadere l’Iva per gli anni dal 2018 al 2021, nella dichiarazione annuale della società, relativa all’imposta, sarebbero stati indicati elementi passivi fittizi, attraverso fatture emesse da agenti sportivi, riferite ad operazioni inesistenti. Fatture per un valore di quasi 2 milioni da considerarsi fittizie, con conseguente Iva indebitamente detratta per 437.403 euro.
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