
Prevista crescita dell’1,2% nel 2024 e 2025. L’inflazione potrebbe diminuire al 7,3%
Bankitalia rivede al rialzo le previsioni di crescita dell’economia italiana. Nel 2022 il Pil potrebbe crescere del 3,8%, nel 2023 dello 0,4%, nel 2024 e nel 2025 dell’1,2%. Nonostante questo la Banca d’Italia mette in guardia sull’impatto della guerra in Ucraina sui prezzi: un’interruzione permanente dei flussi di materie prime energetiche dalla Russia porterebbe a un ulteriore calo del Pil dell’1%.
Le stime del Pil, indicate come scenario di base, sono contenute nelle proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana della banca centrale della Repubblica italiana, che ha rivisto al rialzo i dati del 2022 e del 2023, fissati rispettivamente al 3,7 e allo 0,3%, stesso livello previsto dall’esecutivo nell’aggiornamento della Nadef.
L’inflazione al consumo, pari all’8,8%, dovrebbe diminuire al 7,3% nel 2023, al 2,6% nel 2024 e all’1,9% per cento nel 2025.
«Tale discesa rifletterebbe principalmente il netto ridimensionamento del contributo della componente energetica – ha spiegato Bankitalia – connesso con l’ipotesi di riduzione dei prezzi delle materie prime, solo in parte compensato da quello di un’accelerazione dei salari».