
C’è chi valuta di frequentare un’università telematica e chi invece vuole vivere un’esperienza di studio presso un’università classica: d’altra parte, è una questione di punti di vista
Quando si tratta di iscriversi all’università per proseguire il proprio percorso di studi, non è facile prendere una scelta ed è importante considerare tutti gli aspetti principali per effettuare la decisione giusta.
C’è chi valuta di frequentare un’università telematica e chi invece vuole vivere un’esperienza di studio presso un’università classica: d’altra parte, è una questione di punti di vista. In base alla propria personalità, esigenze e aspirazioni si può prediligere l’una piuttosto che l’altra.
Una cosa è certa, seppure queste due tipologie di atenei presentino alcuni tratti comuni, esiste una differenza sostanziale tra università online e atenei tradizionali.
Vale la pena dunque passare al vaglio attentamente le loro caratteristiche prima di giungere alla conclusione di iscriversi a una o all’altra.
Il momento dell’immatricolazione è infatti cruciale, perché da questo dipende l’andamento della carriera universitaria e professionale.
Prima di formalizzare l’iscrizione e versare la prima rata della retta è bene partire da un’analisi molto profonda che parte dalle proprie aspirazioni, conoscenze e predisposizioni personali, per poi arrivare alle valutazioni di mercato, alla facoltà, all’offerta formativa di ogni ateneo, senza dimenticare il proprio metodo di studio e cosa ci si aspetta dal percorso universitario.
Frequentare l’università, infatti, non vuol dire solo studio e lezioni frontali, ma anche vivere una fase di transizione della propria vita che traghetta dai banchi di scuola al mondo del lavoro, dove nel mezzo si posizionano conoscenze specialistiche, relazioni, competenze, organizzazione, interessi e crescita personale.
Quello dell’università è un periodo di tempo, di durata variabile, che aiuta a crescere e maturare, per uscirne adulti in grado di affacciarsi sul mercato del lavoro e tenere in piedi gli equilibri della vita professionale, conciliati sapientemente con quelli della vita privata.
In tal senso l’università, per il modo in cui è organizzata e permette di organizzarsi, è un’ottima palestra per prepararsi alla vita che attende ogni studente dopo l’agognato traguardo.
Ecco, dunque, che comprendere le differenze sostanziali tra università telematiche e università tradizionali diventa fondamentale per compiere una scelta giusta.
Cosa accomuna gli atenei online con quelli tradizionali
Chi ritiene che affidarsi ad un’università telematica voglia dire conseguire il titolo di laurea con maggiore facilità, dovrà ricredersi.
A volte si pensa che il percorso di studi di un’università online sia più agevolato rispetto a quello tradizionale, ma le cose in realtà sono ben diverse.
Indubbiamente esistono differenze a tratti abissali nell’organizzazione, nella struttura e nelle metodologie seguite dalle università telematiche rispetto a quelle tradizionali, ma se esiste un tratto comune tra le due, questo si identifica proprio nella validità del titolo di studi.
Una laurea conseguita presso un’università online è equiparata infatti a quella ottenuta in un normale ateneo, a condizione che questa sia riconosciuta dal Miur, rientrando nell’elenco delle istituzioni universitarie accreditate.
L’equivalenza del titolo è giustificata dal rispetto delle condizioni necessarie per valutare la preparazione degli studenti e assicurare l’acquisizione delle conoscenze trasmesse ai corsi.
Esattamente come accade nelle università statali, anche in quelle telematiche, infatti, gli esami avvengono spesso in presenza. Se vengono sostenuti online, invece, sono svolti utilizzando appositi strumenti e software in grado di decretare la corretta preparazione degli studenti.
Differenze tra i due atenei
Ferma restando la validità del titolo e le metodologie di svolgimento degli esami, tutto il resto è decisamente differente.
Nelle università online, a differenza di quanto accade in quelle fisiche, le lezioni sono tenute a distanza, registrate e caricate su una piattaforma e-learning appositamente progettata per rendere disponibile la fruizione dei corsi agli studenti 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.
Un approccio che rivoluziona completamente la fase di apprendimento frontale, poiché consente a chiunque frequenti queste università di imparare ad autogestirsi. Potendo scegliere quando frequentare i corsi, senza vincoli di orari o giorni della settimana, si può decidere in completa autonomia quanto tempo dedicare allo studio e quanto alla vita privata o al lavoro, costruendo una tabella di marcia personale che permetta di mantenere il ritmo degli esami senza uscire fuori corso.
A supportare questo nuovo approccio c’è senza dubbio un servizio di tutoraggio e una possibilità di intrattenere un filo diretto con i docenti certamente potenziato rispetto a una università tradizionale, in cui, tante volte, i diversi passaggi burocratici e gli orari stringenti, rallentano il confronto tra le parti.
Non manca, in un quadro che sembra penalizzare i rapporti interpersonali, la possibilità di instaurare relazioni con i colleghi “online”, in occasione dei gruppi di lavoro e delle chat condivise.
Alla luce di queste differenze, la risposta alla domanda: “Quale delle due tipologie di ateneo è la migliore?” non esiste, poiché tutto dipende dalle proprie aspettative, dalle esigenze di spostamenti, di tempo e dalle aspettative che si nutrono verso questa nuova esperienza.