
Il rallentamento della produzione nello stabilimento ha spinto Cupertino a rivolgersi alla concorrenza cinese
Apple ridimensiona Foxconn: quello che qualche mese fa era il più grande produttore a contratto al mondo, nonché unico centro responsabile della produzione del nuovo iPhone Pro, da oggi dovrà dividere il suo primato con un suo noto concorrente cinese, Luxshare Precision. Secondo il Financial Times infatti il colosso di Cupertino sarebbe pronta a firmare con un nuovo contratto con Luxshare.
Non si tratta di un nuovo ingresso nella catena Apple: Luxshare Precision è infatti già produttore, anche se in piccole quantità, di iPhone 14 Pro Max nel suo impianto di Kunshan, a nord-ovest di Shanghai. Grazie a questo investimento la società, fondata proprio dall’ex dipendente di Foxconn Grace Wang, ha portato i suoi ricavi annuali da meno di due miliardi di dollari nel 2016 a 24 miliardi nel 2021.
Apple ha dunque finalmente deciso di diversificare la sua catena di approvvigionamento, dopo che i rallentamenti del Covid nello stabilimento taiwanese hanno già inferto un duro colpo alle finanze del gruppo che per la prima volta è sceso sotto la capitalizzazione di due trilioni.
Ad oggi Foxconn assembla il 70% circa degli iPhone ma la produzione ha subito un brusco rallentamento in autunno, dopo le proteste dei dipendenti che sono stati chiusi in lockdown nella fabbrica per scongiurare la diffusione di un focolaio Covid. Rallentamento che ha ridotto le entrate per Apple di 14,7 miliardi, il 29% in più del calo registrato a ottobre, l’11% in più rispetto a novembre 2021.
A poco è servito dunque l’impegno dell’azienda di aumentare la produzione per portare a completamento almeno il 90% degli obiettivi inizialmente prefissati a dicembre.