Stando ai filmati circolati sui social network, centinaia di operai dello stabilimento del distretto di Dadukou si sono scontrati con agenti in tenuta antisommossa
Una nuova ondata di proteste è divampata nelle scorse ore in una fabbrica gestita dalla casa farmaceutica Zybio, deputata alla produzione di kit diagnostici per il Covid-19 a Chongqing, nel sud della Cina.
Stando ai filmati circolati sui social network, centinaia di operai dello stabilimento del distretto di Dadukou si sono scontrati con agenti in tenuta antisommossa, al cui indirizzo sono stati lanciati coni stradali, scatole e sgabelli.
A quanto si apprende dai messaggi diffusi dai lavoratori sulle piattaforme online, le proteste sono state innescate da rivendicazioni di natura economica e non sembrano essere politicamente motivate.
A far scattare le manifestazioni, in particolare, sarebbe stato il licenziamento di diversi lavoratori da parte di Zybio, che ha promesso di corrispondere il salario solo ai dipendenti provvisti di contratto.
Ieri sera l’hashtag “Chongqing Dadukou Pharmaceutical Factory” sembra essere stato oscurato su alcune piattaforme online come Weibo, e la multinazionale per ora non ha commentato la vicenda.