
Lente di ingrandimento su esposizioni bancarie e finanziarie, innovazione e lotta all’illegalità nel Piano strategico di via Nazionale
La Banca d’Italia nel prossimo triennio aggiornerà gli strumenti per l’analisi dei rischi del settore bancario e finanziario. E’ uno degli obiettivi del Piano strategico 2023-2025 messo a punto da via Nazionale.
La Vigilanza, guidata da Giuseppe Siani, e l’Unità di risoluzione delle crisi, affidata da poche settimane a Roberto Cercone, continueranno a lavorare, nei rispettivi ambiti, “per verificare la capacità del sistema bancario e finanziario italiano di assorbire gli impatti sul business della pandemia e della crisi russo-ucraina, mantenendo una corretta e puntuale valutazione degli attivi e un approccio prudente e proattivo dal punto di vista delle politiche di provisioning, del risk management e delle politiche di concessione creditizia”.
La Banca vuole anche stimolare il sistema finanziario verso “l’adeguamento alle sfide poste dall’innovazione”.
Via Nazionale nel triennio aumenterà poi gli sforzi nel contrasto all’illegalità nel settore finanziario. Da pochi mesi è stata creata la nuova Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio (Sna), affidata a Bruna Szego, che accentra le diverse funzioni, normative e di controllo sul sistema finanziario a fini di antiriciclaggio, attribuite alla Banca d’Italia. La Sna verrà potenziata con “un assetto organizzativo adeguato”.
Rafforzata anche la Uif, l’unità di contrasto del riciclaggio, “con l’obiettivo di sostenerne la crescita del ruolo sul piano nazionale e internazionale e fronteggiarel’aumentato impegno sul fronte istituzionale”.
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