
L’attenzione resta alta sulla crescita e sui rischi di recessione, soprattutto dopo la pubblicazione dei dati cinesi
Debole e incerto l’avvio delle contrattazioni sulle Borse europee: nei primi scambi l’indice Ftse 100 a Londra cala dello 0,12% a 7.850,80 punti, il Dax a Francoforte sale dello 0,09% a 15.134,15 punti e il Cac40 a Parigi avanza dello 0,13% a 7.053,82 punti. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,12% a 25.933,26 punti
L’inizio dell’anno per l’azionario globale è stato all’insegna dei rialzi, con i mercati che scommettono su un rallentamento della politica monetaria restrittiva. L’attenzione resta comunque alta sulla crescita e sui rischi di recessione.
Lo spread tra Btp e Bund in crescita nell’avvio di giornata, a quota 185 punti contro i 181 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale sale a 4,055%, contro il 4,01% precedente.
Nelle prime battute di contrattazione sale dell’1,7% il prezzo del gas a 56,4 euro al MWh dopo il tonfo del 15% della vigilia grazie al contributo del gas liquefatto cinese in arrivo tra febbraio e marzo.
In lieve rialzo il prezzo del petrolio, col Brent a 84,51 dollari (+0,06%) mentre il mercato aspetta il rapporto Opec con le previsioni per la domanda. Sul valutario, euro/dollaro in area 1,08.
Per quanto riguarda le macro, segnali poco confortanti sono arrivati dalla Cina, dove la crescita del Pil è stata nulla nel IV trimestre. Nell’intero 2022 il Pil è cresciuto del 3%, ai minimi da 40 anni e ben al di sotto delle stime di Pechino, a causa del Covid. A dicembre in frenata anche la produzione industriale, in calo le vendite al dettaglio.
In Europa, segnali positivi dall’inflazione tedesca, in calo, e attesa per l’indice Zew.