
Piazze asiatiche sono per lo più chiuse per il Capodanno cinese (Tokyo ha invece terminato in rialzo dell’1,3%)
Le Borse europee, che la settimana scorsa hanno preso fiato dopo il rally di inizio 2023, si avviano in leggero guadagno, mentre le piazze asiatiche sono per lo più chiuse per il Capodanno cinese (Tokyo ha invece terminato in rialzo dell’1,3%).
L’Ftse 100 di Londra avanza dello 0,13% a 7.780,80 punti, il Cac 40 di Parigi sale dello 0,23% a 7.012,30 punti e il Dax 30 di Francoforte guadagna lo 0,33% a 15.083,22 punti. In rialzo anche l’Ftse Mib che nei primi scambi registra un progresso dello 0,16%.
In un clima sostanzialmente attendista, gli investitori valutano i dati macroeconomici (in Europa in arrivo il dato sulla fiducia dei consumatori) per trarre indicazioni sulle scelte delle banche centrali. Tanto la Fed che la Bce sembrano orientate a proseguire con gli aumenti dei tassi, come emerso anche la settimana scorsa a Davos e come ribadito in un’intervista dal governatore della Banca centrale olandese Klaas Knot, un falco (ha anticipato rialzi di 50 punti base a febbraio e marzo).
Nuovi dettagli potranno arrivare oggi, quando parleranno la presidente della Bce Christine Lagarde e il membro del Comitato esecutivo Fabio Panetta.
Sul fronte energetico, petrolio poco mosso (+0,11% i future del Wti marzo a 81,73 dollari al barile; -0,03% quelli del Brent di pari scadenza a 87,59 dollari) e prezzi del gas in leggero rialzo (ad Amsterdam i contratti febbraio +0,9% a 67,5 euro al megawattora).
Sul valutario l’euro si rafforza ulteriormente e sfiora quota 1,09 dollari, passando di mano a 1,089 (da 1,0815 alla chiusura precedente). L’euro/yen vale 141,935 (da 139,02) e il dollaro/yen 130,234.
In settimana sul fronte macro, l’attenzione sarà rivolta domani agli indici Pmi preliminari di gennaio delle principali economie (Usa, Eurozona, Gran Bretagna e Giappone), attesi tutti in contrazione, mentre quelli dei servizi dell’Eurozona dovrebbero tornare sopra soglia dei 50 punti.
Negli Usa giovedì sarà pubblicata la lettura del Pil del quarto trimestre, che dovrebbe rallentare dal 3,2% al 2,6% annualizzato, anche se la Fed di Atlanta lo stima in accelerazione al 3,5%.
Sul fronte banche centrali, entriamo nel blackout period della Fed, mentre oggi torna a parlare la Lagarde, dalla quale non sono attese novità rispetto a quanto già espresso la scorsa settimana.