
L’interesse, secondo la Commissione, “si associa alla prospettiva di guadagni facili e alla propensione a sopravvalutare le proprie conoscenze in materia”
La quota degli italiani che investono e che accedono alla rete per scambiare criptovalute e negoziare online è “in crescita (rispettivamente dal 2% all’8% e dall’8% all’11%)”, così come l’interesse potenziale, che “si associa, tra le altre cose, alla prospettiva di guadagni facili e alla propensione a sopravvalutare le proprie conoscenze in materia“.
Emerge dal Rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane 2022, che si basa su un’indagine svolta su un campione rappresentativo degli investitori italiani.
Con particolare riferimento alle criptovalute, gli intervistati acquisiscono informazioni principalmente dalla stampa generalista (42% dei casi), dai media specializzati (28% del campione) e da social media e web communities (26%).
I fattori che possono incentivarne l’acquisto sono soprattutto la diversificazione degli impieghi del proprio risparmio (16%) e l’opportunità di un guadagno immediato (15%).
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