
La tendenza attesa, però, è al ribasso, a causa della prevista contrazione dei consumi
Il 2022 vede una ripresa a doppia cifra del credito al consumo con un incremento complessivo delle richieste di prestiti del +18,9% rispetto al 2021, recuperando così il clima di fiducia dopo lo shock pandemico degli ultimi due anni.
Nel dettaglio, secondo l’Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif, si registra un +22,9% per le richieste di finanziamento personali e di un +16,7% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi.
Per il terzo anno consecutivo l’importo medio dei finanziamenti richiesti segna una flessione del 3,9% e un valore di 8.106 euro (contro gli 8.434 euro del 2021 e i 8.895 euro del 2020).
La dinamica dell’assottigliarsi dell’importo richiesto coinvolge sia i prestiti personali con un valore pari a 12.223 euro (-1,4% rispetto al 2021) sia i prestiti finalizzati che si fermano a 5.717 euro (-8,5% sul 2021). Inoltre oltre un italiano su due richiede importi inferiori ai 5.000 euro (57,3% del totale.
“Rispetto al primo semestre del 2022, le prospettive sull’economia e il mercato del credito – afferma Simone Capecchi, executive director di Crif – appaiono in affanno a causa degli effetti delle tensioni generate dal conflitto in Ucraina e dall’inflazione. Alla luce di tale contesto, nei prossimi mesi la domanda di prestiti – rileva Capecchi – potrà subire una flessione a causa del rallentamento dei consumi, in particolare su quelli durevoli”.