
Il gruppo finlandese ha chiuso l’anno con un risultato operativo negativo per 26 milioni (+339 milioni nel 2021)
Il gruppo finlandese Wartsila stima in 35 milioni annui il risparmio dei costi derivanti dal taglio della produzione nello stabilimento italiano di Trieste.
Lo si legge nel comunicato sui dati di bilancio del 2022. Il gruppo, attivo nel settore dei motori per la cantieristica navale, ricorda la decisione presa a luglio di “centralizzare la nostra produzione di motori a 4 tempi in Europa a Vaasa, in Finlandia, e di ridimensionare la produzione a Trieste”.
Secondo il comunicato “i risparmi sui costi annui totali stimati dovrebbero essere di circa 35 milioni di euro entro il 2025 e i relativi costi di trasformazione di circa 130 milioni, di cui l’impatto sul flusso di cassa è di circa 75 milioni”.
Wartsila ha chiuso l’anno con un risultato operativo negativo per 26 milioni (+339 milioni nel 2021). Nel bilancio ha contabilizzato una svalutazione di 90 milioni legata alla chiusura della produzione a Trieste.
La vertenza in Italia relativa al destino dei lavoratori dello storico stabilimento di Trieste, acquisito dai finlandesi da Fincantieri nel 1997, è in pieno svolgimento con i sindacati in pressing per avere risposte dal Governo alla vigilia di un vertice convocato a Roma.