
Il mese scorso sono stati creati 517.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 187.000 posti
Rapporto sull’occupazione di gennaio superiore alle stime, negli Stati Uniti. Il mese scorso sono stati creati 517.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 187.000 posti. Il dato di dicembre è stato rivisto da 223.000 a 260.000.
La disoccupazione è scesa dal 3,5% (dato confermato) al 3,4%, con le attese al 3,6%. I salari orari medi sono aumentati di 10 centesimi, lo 0,30%, a 33,03 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 4,43%. La settimana media lavorativa è aumentata di 0,3 ore a 34,7 ore.
La partecipazione della forza lavoro è stata pari al 62,4%, a 1 punto percentuale di distanza dai livelli del febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia di coronavirus.
Il dato di dicembre è stato rivisto da 223.000 a 260.000, quello di novembre da 256.000 a 290.000. L’occupazione, nel 2022, è aumentata in media di 401.000 posti.
A gennaio, l’occupazione nel settore ospitalità e divertimenti, il più colpito dalla pandemia, è aumentata di 128.000 unità, dopo un aumento medio mensile nel 2022 di 89.000; il settore deve ancora recuperare 0,495 milioni posti di lavoro, ovvero il 2,9%, rispetto al febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia di coronavirus.
Nel manifatturiero, aggiunti 19.000 posti di lavoro, dopo una media di 33.000 al mese nel 2022. Nel settore sanitario, registrato un +58.000, dopo una media di 47.000 al mese nel 2022.
Nel settore governativo, posti di lavoro aumentati di 74.000 unità, nel settore retail di 30.000 unità, nelle costruzioni di 25.000.
Il numero di persone che sono disoccupate da tempo (almeno 27 settimane) è rimasto sostanzialmente inalterato a 1,1 milioni.