
Il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 2,9% per alimentari, bevande e tabacco e del 2,6% per i prodotti non alimentari
A dicembre il volume delle vendite al dettaglio nell’area euro sono calate del 2,7% rispetto a novembre; nella Ue del 2,6%. A novembre erano aumentate dell’1,2% nelle due zone. Rispetto a un anno prima -2,8% e -2,5%. Lo indica Eurostat. Per l’intero 2022 la media annuale del volume delle vendite al dettaglio è aumentata dello 0,7% nell’area euro e dell’1,1% nella Ue rispetto al 2021.
A dicembre 2022 rispetto a novembre il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 2,9% per alimentari, bevande e tabacco e del 2,6% per i prodotti non alimentari, mentre è cresciuto del 2,3% per i carburanti per autotrazione. Nella Ue è diminuito del 2,9% per prodotti alimentari, bevande e tabacco e del 2,8% per i prodotti non alimentari, mentre è cresciuto del 2,3% per i carburanti per autotrazione.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni mensili del volume totale del commercio al dettaglio sono state registrate in Olanda (-6,3%), in Germania (-5,3%) e in Lussemburgo (-3,8%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Slovacchia (+2,3%), Austria (+1,6%) e Romania (+1,3%).
Nell’area dell’euro rispetto a dicembre 2021, il volume del commercio al dettaglio è diminuito del 6,9% per alimentari, bevande e tabacco e dello 0,6% per i prodotti non alimentari, mentre è cresciuto del 6,0% per i carburanti per autotrazione.
Nella Ue è diminuito del 6,6% per alimenti, bevande e tabacco e dello 0,9% per i prodotti non alimentari, mentre è cresciuto del 7,3% per i carburanti per autotrazione. Le maggiori diminuzioni annuali o sono state registrate in Belgio (-9,2%), Danimarca (-8,4%) e Svezia (-7,1%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati a Malta (+5,7%), Romania (+5,3%) e Spagna (+4,6%).
I dati italiani restano confidenziali.