
L’inflazione in Svezia dovrebbe scendere al 5,5% nel 2023. Il pil si contrarrà quest’anno ma tornerà a crescere dal prossimo. Al via la vendita di titoli di Stato da aprile
Diventa ancora più restrittiva la politica monetaria in Svezia. La Banca centrale ha deciso di aumentare il tasso di riferimento di altri 50 punti base a gennaio, portandolo così al 3%. Tutta colpa dell’inflazione elevata: inasprendo ulteriormente la politica monetaria ora, la Riksbank sta riducendo il rischio che l’alta inflazione rimanga per un periodo più lungo e quindi che sia necessaria una stretta ancora maggiore in futuro.
Attuando questa politica dura infatti la Banca centrale ritiene che l’inflazione dovrebbe diminuire quest’anno al 5,5% per poi stabilizzarsi vicino al 2% (1,9%) dal 2024. Quanto al pil prevede che si contrarrà quest’anno per poi tornare a crescere il prossimo.
Non solo. Il Comitato esecutivo ha deciso di ridurre le attività della Riksbank a un ritmo più rapido vendendo da aprile titoli di Stato nominali e reali con scadenze più lunghe a un valore nominale di tre miliardi di corone svedesi e 0,5 miliardi di corone svedesi. «Le misure – si legge in una nota – costituiscono un passo avanti verso la normalizzazione del bilancio e del quadro operativo della banca per la politica monetaria, ora che le misure di sostegno durante la crisi del coronavirus sono state gradualmente eliminate e la politica monetaria è stata inasprita con un tasso di riferimento più elevato».