
Sono diversi i Paesi dove molti, una volta ritiratisi dal lavoro, vorrebbero andare a vivere. Tra queste, anche l’Italia
Se per chi si affaccia oggi al mondo del lavoro la pensione è un miraggio (e nel migliore dei casi una scommessa) per altri, invece, paradossalmente più fortunati perché sono riusciti a conquistarla, sorge il problema di dove poter andare per godersela al meglio, magari sfruttando un costo della vita basso. Stando all’indagine contenuta nell’Annual Global Retirement Index e pubblicata dalla testata International Living ci sarebbbero diverse mete particolarmente interessanti.
Partendo dall’ultimo posto, in un ipotetico conto alla rovescia, si parte dalla Colombia, nazione che offre particolari visti specificatamente dedicati ai cosiddetti nomadi digitali, ovvero tutti quei lavoratori che possono svolgere la propria mansione da remoto o in modalità smart working. Ad aumentare l’appeal della nazione sudamericana, oltre ad un costo della vita relativamente basso, anche un sistema sanitario con una tariffa di iscrizione altrettanto conveniente (35 euro).
La Thailandia, poi, fa della convenienza uno dei suoi cavalli di battaglia. La nazione del sud est asiatico, infatti, vanta affitti, utenze e costi delle abitazioni tra le fasce più convenienti. Nella classifica c’è anche l’Italia che, almeno stando a quanto riportato dal sito, sembra essere ambita per il sistema sanitario nazionale.
Sul podio, infine, si trovano Ecuador, al terzo posto, preferito per il clima sia da statunitensi che da europei, ma anche per i trasporti, l’assistenza sanitaria e un mercato immobiliare a prezzi relativamente bassi. Quindi, al secondo posto, Panama, preferita per il clima ed infine, al primo posto, il Messico. Per la nazione del centro America sono giudicati importanti gli aeroporti interazionali, le infrastrutture moderne e i voli diretti con i vicini statunitensi.