
Il presidente di Confindustria ha sottolineato che il settore sta cambiando e i cambiamenti vanno gestiti
«L’editoria sarà un mondo completamente diverso». Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, alla tavola rotonda organizzato per celebrare i 75 anni di La Provincia di Cremona e Crema.
«Da due anni sono diventato anche editore del Sole 24 ore in un momento particolare, quello della pandemia», ha fatto presente Bonomi, spiegando che «sono crollate le vendite dei giornali», il settore «è in difficoltà» e «l’azienda ha avuto problemi».
«Bisogna ripensare il modello di business – ha sottolineato Bonomi – i giovani non leggono più i giornali, i canali di informazione sono molto cambiati e mutano molto velocemente. Dobbiamo ripensare le modalita’ di fruizione dei contenuti: l’intelligenza artificiale ci farà capire come usufruiremo dei contenuti”. “Il mondo – ha concluso – sarà completamente diverso da quello a cui siamo abituati».
Bonomi ha espresso la preoccupazione sulla capacità critica dei giovani: «L’intelligenza artificiale non è ancora pronta ma dobbiamo ragionare su chi sarà l’utente tra 20 anni. Guardiamo ai nostri figli: nessuno legge il giornale cartaceo e tutti vanno sul digitale, ma non stiamo insegnando loro la capacita’ critica nell’utilizzo delle informazioni».
«L’innovazione inevitabilmente fa cambiare il modello del business – ha insistito – ma quello che spaventa è come si mette in mano alle giovani generazioni uno strumento che sviluppi la capacità critica».