
Il funzionario della Banca centrale d’Inghilterra ha spiegato che “il boom di inestimenti si è fermato nel 2016, e ora sono in fondo al G7”
Un crollo degli investimenti delle imprese dopo la Brexit è costato al Regno Unito circa 29 miliardi di sterline (32,7 miliardi di euro), cioè mille sterline (1.130 euro per famiglia). È quanto ha avvertito il funzionario della Banca d’Inghilterra Jonathan Haskell.
Haskell ha affermato che il Regno Unito ha “sofferto molto di più” in termini di produttività a causa dell’impatto che l’uscita dall’Ue ha avuto sugli investimenti delle imprese. “Abbiamo avuto un grande boom tra il 2012 e il 2016, ma poi gli investimenti si sono stabilizzati dal 2016 e siamo scesi in fondo ai Paesi del G7”, ha dichiarato Haskell.