
La bicicletta come fonte di lavoro oltre che come mezzo di trasporto, un progetto che porterebbe ad aumentare l’infrastruttura dedicata e anche le possibili agevolazioni per chi la usa
La bicicletta e tutto il mondo delle due ruote potrebbero presto diventare un’occasione per creare posti di lavoro. Un potenziale indotto che, secondo le dichiarazioni di Karima Delli, eurodeputata francese dei verdi, potrebbe essere sfruttato sia per le sue potenzialità ecosostenibili (è noto che la bicicletta non solo non inquina ma fa anche bene alla salute), sia per combattere il caro energia (la bicicletta ha come forza motrice solo ed esclusivamente quella delle gambe) che per rafforzare l’occupazione.
Si tratterebbe, sempre stando alle intenzioni della deputata, di implementare il settore favorendo la produzione di biciclette made in Europe. Il progetto, presentato durante una conferenza stampa all’Eurocamera a fine gennaio, prevede anche l’aumento della rete di piste ciclabili, parcheggi e iniziative per favorire anche i viaggi in bici.
La richiesta di alcuni eurodeputati comprendeva anche la creazione di misure per prevenire i furti, aumentare i parcheggi dedicati alle due ruote e, quindi, di stilare un elenco di priorità a vari livelli (europeo, nazionale e regionale) per potenziare la diffusione ed agevolare l’uso della bicicletta. Inoltre, anche per attirare l’attenzione sul problema della mobilità ecologica, si chiedeva di promuovere il 2024 come anno della bicicletta. Inoltre dalla Commissione Trasporti dell’Ue arrivava la richiesta ufficiale di riconoscere le biciclette come mezzo di trasporto vero e proprio e di aumentare del 100% il numero di chilometri percorsi con la bicicletta in Europa entro il 2030.