
1 azienda su 8 in Italia e quasi 1 su nove in Europa presenterebbero livelli di sofferenza. Una delle cause principali sarebbe il taglio dei consumi causato dall’inflazione
Problemi per le imprese europee ed italiane. L’indagine di Alvarez & Marsal, società di consulenza globale, parla di rischio ristrutturazione per 1 impresa su 8 in Italia ed in Europa si arriva a quasi 1 azienda su 9 che si trova in difficoltà.
Anello fragile della catena restano le imprese con un alto livello di indebitamente. Considerando le 4.400 realtà produttive prese in esame, si nota che, sebbene sullo sfondo ci sia una generale sofferenza e un trend in aumento aggravato dall’arrivo della pandemia, esistono anche differenze di performance che cambiano a seconda del settore.
In particolare a soffrire di più sarebbero i comparti dei beni di consumo, arredamento, elettronica e articoli per la casa (+72% anno su anno). La spiegazione sarebbe nel taglio alle spese fatto dai consumatori a causa dell’arrivo di alti livelli di inflazione. Ma in difficoltà sarebbero anche aziende del settore sanitario (+47%) e manifatturiero (39%). Focalizzando l’attenzione sul mercato italiano, la ricerca evidenzia come il Belpaese sia al quarto posto della classifica. I numeri parlano di un +7% di imprese in sofferenza nel 2022 rispetto al +6% del 2021 con una differenza, quindi, pari a +1,7%.