
La crisi energetica sembra alle spalle, ma entro fine marzo il governo dovrà trovare i fondi per prorogare gli sgravi sulle bollette a famiglie e imprese
La bolletta del gas, nel mercato tutelato, è destinata a scendere anche a febbraio. L’Arera, l’authority dell’energia, comunicherà la tariffa nei primissimi giorni di marzo, ma già confrontando il prezzo medio del gas in Italia di questo mese con quello di gennaio si può notare un calo del 14%.
Come riporta l’agenzia Gea, dopo il -34% registrato a gennaio, ci sarà dunque un’ulteriore riduzione della bolletta superiore al 10%, che secondo Assoutenti vale un risparmio di circa 250 euro a famiglia. Alla base del crollo del prezzo del gas, in particolare ad Amsterdam, ci sono una serie di fattori.
Intanto gli stoccaggi sono ancora pieni, a fine febbraio, oltre il 60%, anche grazie a un clima mite che ha permesso una riduzione dei consumi del 19% in Europa, rispetto alla media dei cinque anni precedenti, nel periodo agosto 2022-gennaio 2023. Per cui, nonostante un crollo di oltre l’80% dei flussi via gasdotto dalla Russia, il Gnl ha compensato la domanda.
Sul fronte Sud, l’Algeria ha ripreso a pieno regime i rifornimenti verso l’Italia. In più, va sottolineato che carbone e soprattutto eolico non hanno fatto sentire la mancanza di gas via tubo, specie nell’Europa del Nord. Pure a marzo le bollette del gas, salvo imprevisti, dovrebbero mantenersi in linea con febbraio. Alla fine del prossimo mese inoltre saranno riviste le tariffe, per il mercato tutelato, anche dell’energia elettrica che dovrebbe scendere – con le proiezioni attuali – del 40%.
La crisi energetica sembra dunque alle spalle, tuttavia proprio entro fine marzo il governo dovrà trovare circa 15 miliardi per prorogare gli sgravi sulle bollette a famiglie e imprese.
Nel 2022 erano stati stanziati 68 miliardi per calmierare il caro-energia e nei primi tre mesi di quest’anno stiamo beneficiando di un intervento pubblico da 5,5 miliardi che azzera o riduce al minimo oneri di sistema e Iva sul gas. Una famiglia su quattro, con un Isee inferiore a 15mila euro, si trova poi annullati i rincari.
Il governo Meloni inoltre ha messo sul tavolo 9,8 miliardi per le aziende, sottoforma di rimborso fiscale pari al 35 o al 45 per cento dei costi energetici aggiuntivi rispetto al 2019, rinunciando a una parte delle imposte. Infine ci sono contributi per le spese di elettricità e gas degli enti pubblici.
Tutte queste misure scadono il 31 marzo, in assenza di un rifinanziamento decadranno, com’è accaduto allo sconto accisa sui carburanti, per cui le bollette potrebbero risalire nonostante il calo del gas. Il governo ha fatto sapere che gli aiuti non saranno più a pioggia, ma mirati. Da capire l’entità del provvedimento, soprattutto dopo la svolta sul Superbonus legata alla tenuta dei conti pubblici.