
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato una legge che restituisce allo stato il controllo di un distretto fiscale speciale accordato a Walt Disney World, che per mezzo secolo ha permesso alla compagnia di operare in quasi totale autonomia
Il governatore della Florida, Rick DeSantis, firma una legge che pone fine allo status di autogoverno di Walt Disney World. Dopo mezzo secolo di autonomia il gigante dell’intrattenimento e il suo parco a tema finiscono quindi sotto il controllo dello Stato.
La nuova legge cambia il nome del distretto da Reedy Creek Improvement District a Central Florida Tourism Oversight District e lo sottopone a vari livelli di supervisione statale. I membri del consiglio erano precedentemente nominati tramite entità controllate da Disney. Ora invece è il governatore a nominare cinque supervisori per sovrintendere ai servizi municipali tradizionali, protezione antincendio, servizi pubblici, raccolta rifiuti e manutenzione stradale nella regione in cui opera Disney World. L’entità paragovernativa ha anche l’autorità di raccogliere entrate per pagare il debito in essere e coprire il costo dei servizi.
Il processo di acquisizione del distretto da parte dello stato della Florida è iniziata lo scorso anno quando il gigante dell’intrattenimento si è pubblicamente opposto alla legge “Don’t Say Gay”, che vieta la propaganda gender ed Lgbtq nelle scuole materne. DeSantis e altri repubblicani hanno criticato la società per essersi schierata contro la legge della Florida, definendola un contenitore che fa propaganda progressista indottrinando le menti dei più piccoli. Da allora è guerra aperta tra la Disney e il governatore repubblicano della Florida.
Come ricorda la Bbc il distretto speciale nacque a seguito di un accordo del 1967 tra lo Stato e la Walt Disney Company. Questo suo status speciale ha consentito alla società di operare come un vero e proprio governo municipale, con un suo consiglio di vigilanza. Ora quel regime di autogoverno è finito.
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