
Ecco le società che fattureranno di più
I beni di lusso piacciono soprattutto ai cinesi che trainano il mercato. Barclays ha stimato una crescita per la Cina continentale del 19% quest’anno, quattro punti percentuali in più rispetto al 15% del 2022. Prevista anche un’impennata della spesa offshore cinese con la ripresa dei viaggi dopo l’interruzione imposta dalla pandemia. Date queste premesse, gli esperti hanno previsto una crescita organica del settore del lusso del 12% nell’esercizio 2023 rispetto alla stima precedente del 9%.
Ecco le aziende in pole position. Barclays ha aumentato per Burberry le stime sugli utili per azione della società britannica sia per il 2023 sia per il 2024 rispettivamente del 4% e del 9%, in seguito ai migliori risultati riportati dalla regione della Cina continentale. Per l’ultimo trimestre dell’anno in corso hanno stimato una crescita dei ricavi al dettaglio del 9% (11% in Asia-Pacifico, 9% in EMEA e 5% nelle Americhe), mentre per il 2023 un utile operativo di 604 milioni di sterline e un margine ebit del 19,7%, in crescita di 120 punti percentuali rispetto allo scorso anno. A seguire, per il 2024 un aumento dei ricavi al dettaglio del 14%, favorito dalla riapertura cinese, e un margine ebit del 20,4%, in aumento di 70 punti percentuali rispetto all’esercizio 2023.
Secondo le previsioni Hermes vedrà crescere le proprie vendite del 2% sia per il 2023 sia per il 2024, indicando che “l’Asia-Pacifico sarà il principale motore di crescita, seguita da Francia, Europa e Giappone”.
Molto bene farà anche LVMH. Per l’anno in corso gli analisti hanno previsto una crescita organica del 12% (+8% la stima precedente) trainata principalmente dal segmento moda e pelletteria solo per il quale si è stimata una crescita del 10%.
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