
Alcune incertezze sulla posizione della presidente avrebbero spinto il consiglio a chiedere chiarimenti
La posizione di Ursula von der Leyen pubblicata nella nota congiunta con il presidente USA Joe Biden è “differente” dal quella del Consiglio Europeo definitasi lo scorso ottobre, in particolare sul passaggio riguardante l’export e gli investimenti e i rapporti con la Cina? Se lo sono chiesti alcuni membri del Consiglio Ue che avrebbero optato per un parere legale per dirimere la questione. In particolare non solo nella creazione di un’area di libero scambio ma anche per le conseguenze che l’Inflaction Reduction Act (IRA) americano potrebbe avere sul settore produttivo e industriale europeo.
Secondo quanto si legge in una nota che ha poi portato alla decisione del consiglio “Continueremo a lavorare per rafforzare la nostra sicurezza economica, rispondendo alle minacce concrete che abbiamo identificato. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea condividono le preoccupazioni per le sfide poste, tra le altre questioni, dalla coercizione economica, dall’uso come arma delle dipendenze economiche e dalle politiche e pratiche non di mercato.
I nostri rispettivi controlli esistenti relativi alle esportazioni, agli investimenti in entrata e alla cooperazione nella ricerca sono strumenti essenziali e devono essere aggiornati per corrispondere a un ambiente geostrategico in evoluzione. Abbiamo un interesse comune a impedire che il capitale, l’esperienza e la conoscenza delle nostre società alimentino progressi tecnologici che miglioreranno le capacità militari e di intelligence dei nostri rivali strategici, anche attraverso investimenti in uscita”.
Foto: Imagoeconomica