
Si calcola che i viaggi annullati a causa dei ritardi burocratici per ottenere il passaporto siano circa 100 mila, per un giro d’affari di 180 milioni di euro di mancate vendite per le agenzie di viaggio
Il caos dei passaporti in Italia continua. In tutte le città si rilevano attese infinite e lunghe code fuori dagli uffici delle questure. Secondo l’indagine dell’associazione di consumatori Altroconsumo, in 13 città italiane, i tempi di attesa arrivano fino a 6 mesi solo per avere l’appuntamento in questura, ma ci sono città in cui non si riesce neanche a prenotare, come Genova e Padova. Un ingorgo che non solo causa disagi ai cittadini ma che rappresenta anche un danno per le imprese del turismo. Si calcola che i viaggi annullati a causa dei ritardi burocratici per ottenere il passaporto siano circa 100 mila, per un giro d’affari di 180 milioni di euro di mancate vendite per le agenzie di viaggio.
Le cause principali dei clamorosi ritardi riguardano l’accumulo di arretrati dovuti alla pandemia Covid e, dopo la Brexit, l’obbligo del passaporto per viaggiare in Gran Bretagna. Quest’ultima rappresenta una meta molto gettonata dagli italiani provenienti soprattutto dal Nord Italia, dove non a caso negli ultimi mesi le “lungaggini” sono state più accentuate. Ci sono poi Paesi che chiedono un passaporto valido per i successivi 6 mesi e ce ne sono altri, come il Marocco, che adesso non accettano più la sola carta d’identità. Le procedure sono dunque diventate quindi più complicate.
Le questure di tutta Italia si stanno attivando per potenziare l’apertura al pubblico, mettendo a disposizione più personale con task force dedicate all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione. In alcuni casi, come a Monza e Mantova, si è deciso di aprire gli uffici anche nei giorni festivi, il sabato e la domenica.
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