
Trump aveva preannunciato che sarebbe finito in manette il 21 marzo sollecitando i suoi fan a manifestare ma la procura di Manhattan non ha ancora formalmente notificato se intende incriminarlo
Si stringe il cerchio su Donald Trump. Secondo i media potrebbe essere incriminato oggi per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels, ma presentarsi alla procura di New York la settimana prossima. Lo riporta il Daily Mail citando alcune fonti.
A conti fatti però la procura di Manhattan non ha ancora formalmente notificato a Trump se intende incriminarlo. Secondo Fox c’è anche la possibilità che il procuratore Alvin Bragg decida di non procedere. Uno o più testimoni saranno sentiti oggi dal grand jury, poi inizieranno le deliberazioni. Se ci sarà un’incriminazione i legali di Trump saranno immediatamente avvertiti e inizieranno le trattative sui termini per l’apparizione in tribunale di Trump.
Trump aveva preannunciato che sarebbe finito in manette il 21 marzo sollecitando i suoi fan a manifestare e “riprendersi il Paese“, sulla falsariga di quanto fece nel comizio del 6 gennaio 2021 in cui li istigò a marciare su Capitol Hill per bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden. Ma i tempi dell’arresto appaiono molto incerti e non si sa se e quando verrà realmente incriminato.
L’idea di una parata davanti alle telecamere e ai giornalisti alla procura di Manhattan non dispiace a Donald Trump che, con i suoi collaboratori a Mar-a-Lago, ha anche ironizzato sulla possibilità di sorridere ai media nell’occasione.
Per evitare caos New York intanto si blinda, con polizia, transenne e telecamere davanti al tribunale di Manhattan e alla Trump Tower. Ma lo fanno anche altre grandi città americane come Los Angeles per paura che i fan di Trump possano innescare una rivolta se l’arresto dovesse avvenire.
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