
È convocato per le 17 a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che tratterà del caro bollette, ddl concorrenza e nuovo codice appalti. Stop anche ad alimenti sintetici
Il caro bollette torna al centro del tavolo del governo. È convocato per le 17 a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che si riunisce proprio per decidere in merito al prossimo decreto bollette (22 articoli totali) e alle misure contenitive contro il caro energia. Il governo intende confermare la gran parte delle misure già in vigore. Rispetto ai 20 miliardi previsti nell’ultima Legge di bilancio, le misure di fine marzo dovrebbe pesare all’incirca cinque miliardi. L’Iva sul gas dovrebbe ancora essere ridotta al 5% così come continueranno a essere azzerati gli oneri di sistema per le bollette del gas. Per quanto riguarda, invece, l’elettricità gli oneri di sistema potrebbero essere rintrodotti già dal prossimo 1° aprile. Per le imprese viene confermato il credito d’imposta, che scatterebbe al superamento di una certa soglia di prezzo del gas, individuata in 70 euro per megawattora. Al di sotto di questa soglia il credito d’imposta scenderebbe dal 45% al 20% per le imprese energivore ed al 10% per le altre.
Dovrebbe slittare di 7 mesi (dal 31 marzo al 31 ottobre 2023) la data per la prima rata per regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022. Per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 e precedenti, la prima rata slitta dal 31 marzo al 30 settembre.
In arrivo una soluzione per il payback sanitario, per circa 1,1 miliardi di euro: secondo quanto si apprende il decreto bollette atteso in Consiglio dei ministri dovrebbe contenere anche misure sul payback per i dispositivi medici. La scadenza per le aziende del settore biomedicale per saldare il pregresso (circa 2,2 miliardi) è stata fissata al 30 aprile con il decreto Milleproroghe.
Ma il CdM non discuterà solo di caro energia. Sul tanto c’è tanta altra carne al fuoco che riguarda il ddl concorrenza ed il nuovo codice sugli appalti. Il ddl concorrenza si compone di 11 articoli ed introduce una serie di misure finalizzate a garantire un mercato più competitivo in alcuni specifici settori. Tratterà del potenziamento della rete elettrica nazionale, della promozione dell’utilizzo dei contatori intelligenti per favorire il risparmio energetico e dell’estensione dei poteri di determinazione tariffaria dell’Arera nel settore del teleriscaldamento.
Il nuo codice appalti firmato da Salvini tenta di superare la burocrazia, anche rispondendo alle lungaggini degli iter autorizzativi presso le soprintendenze. Per i piccoli appalti viene disposto l’affidamento diretto e per le opere di medio valore la possibilità di scegliere. Fra le novità anche l’appalto integrato per i comuni non dotati di risorse umane negli uffici tecnici per gestire in proprio gli appalti.
Stop in Italia alla produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici. E’ quanto si legge in una bozza di Ddl che sarà presentata oggi dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in Consiglio dei ministri. Nel testo si vietano alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l’impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi. Sono previste sanzioni da 10.000 fino a euro 60.000 e la confisca.
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