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Forbes, la Nutella vale “solo” il 4° posto tra i super ricchi del cibo

Giulia Guidi
2 Aprile 2023
Forbes, la Nutella vale “solo” il 4° posto tra i super ricchi del cibo
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Nella classifica degli industriali del Food&beverage, svetta il re delle acque minerali cinese, Shanshan con 67,7 miliardi Zhong Shanshan, l’imprenditore che ha abbandonato la scuola alle elementari e ha fatto […]

Nella classifica degli industriali del Food&beverage, svetta il re delle acque minerali cinese, Shanshan con 67,7 miliardi

Zhong Shanshan, l’imprenditore che ha abbandonato la scuola alle elementari e ha fatto l’operaio e il giornalista prima di diventare un venditore, è il miliardario più ricco del settore food & beverage. Il suo patrimonio da 67,7 miliardi di dollari è quasi doppio rispetto a quello di Jacqueline e John Mars, i fratelli che hanno ereditato l’impero degli snack. Per i cinesi è sempre il re dell’acqua minerale, anche se nel tempo si è allargato al tè, al caffè e ai succhi di frutta.

Guardando agli italiani, al quarto posto c’è Giovanni Ferrero, l’uomo più ricco d’Italia, che, con i suoi 35 miliardi di dollari, è anche il primo europeo in classifica. Con lui ci sono altri sei italiani. Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, di cui possiede il 27%, ha un patrimonio di 4,2 miliardi di dollari. Lo seguono, con 4 miliardi, i fratelli Augusto e Giorgio Perfetti del gigante delle caramelle e dei chewing gum Perfetti Van Melle, proprietario di marchi come Chupa Chups, Mentos, Golia e Goleador.

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La prima donna italiana è Alessandra Garavoglia, sorella di Luca, che possiede il 24% di Campari e ha un patrimonio di 3,5 miliardi di dollari. Poi c’è Maria Franca Fissolo, madre di Giovanni Ferrero, con 2 miliardi. Forbes considera nella categoria food & beverage anche Giuliana Caprotti, vedova del fondatore di Esselunga, Bernardo, e sua figlia Marina. Entrambe hanno un patrimonio di 1,5 miliardi di dollari.

I miliardari del food & beverage sono in tutto 202. Il totale dei loro patrimoni è di 921,7 miliardi di dollari. Di seguito la classifica dei primi dieci, come la pubblica Forbes.

1 Zhong Shanshan (Cina) – 67,7 miliardi

Dal 2021 Zhong Shanshan, 68 anni, comanda la classifica dei cinesi più ricchi. La sua Nongfu Spring, fondata nel 1996, è quotata alla Borsa di Hong Kong e ha una capitalizzazione di mercato di circa 64 miliardi di dollari. Al suo patrimonio contribuisce anche una quota di Beijing Wantai Biological Pharmacy, un’azienda farmaceutica che produce, tra l’altro, test per il Covid.

Zhong è figlio di genitori benestanti, che furono però vittime delle purghe di Mao. Dopo avere deciso di diventare imprenditore, ha dato vita a un quotidiano e poi a un’azienda di funghi, per poi guadagnare il primo milione grazie a integratori ricavati dai gusci di tartaruga. È considerato un solitario. “Non mi piace fare amicizia con uomini d’affari”, ha detto al China Daily. “Nel mondo degli affari, voglio che ci siano solo affari”.

2 Jacqueline Mars (Stati Uniti) – 38,3 miliardi

Jacqueline Mars, 83 anni, è la più giovane dei tre fratelli che hanno ereditato l’impero della Mars, fondata nel 1911 dal nonno Frank. Deve la sua fortuna alle merendine – con marchi come Snickers, Twix, Bounty, m&m’s e lo stesso Mars -, ma anche al riso, ai sughi, al cibo per animali, alle caramelle. Laureata in antropologia, ha lavorato nell’azienda di famiglia per circa 20 anni e ha lasciato il consiglio di amministrazione nel 2016. La sua fattoria della Virginia ha allevato cavalli che hanno partecipato anche a competizioni di alto livello.

2 John Mars (Stati Uniti) – 38,3 miliardi

John Mars, classe 1935, possiede circa un terzo del gruppo di famiglia. Si è ormai ritirato a vivere a Jackson, una cittadina a quasi duemila metri di quota nel Wyoming. Assieme alla moglie, Adrienne, è uno dei principali sostenitori della Smithsonian Institution, il più grande complesso di musei del mondo.

4 Giovanni Ferrero (Italia) – 35,3 miliardi

Giovanni Ferrero ha concesso la prima intervista alla stampa americana nel 2018. Da quattro anni era solo alla guida dell’azienda, dopo la morte del fratello, Pietro, e del padre, Michele, e aveva appena iniziato una campagna di acquisizioni. Un articolo di Forbes lo presentava così: “Giovanni è fissato con la scala delle operazioni e sfida le opinioni del suo defunto padre e degli esperti del settore. Se ha torto, la posizione di mercato della Ferrero potrebbe crollare. E lui diventerebbe il figliol prodigo che ha mandato in fumo miliardi di dollari nel tentativo di reinventare la ruota”.

Cinque anni più tardi, la sua politica sembra avere pagato. Poche settimane fa il gruppo ha annunciato di avere superato i 14 miliardi di euro di ricavi nell’anno che si è concluso il 31 agosto 2022. Alla stessa data aveva più di 41mila dipendenti. La politica delle acquisizioni continua: l’estate scorsa Ferrero ha comprato Fulfil Nutrition, un’azienda di barrette vitaminiche e proteiche di alta qualità. 

5 Emmanuel Besnier (Francia) – 21 miliardi

Emmanuel Besnier è l’erede e amministratore delegato di Lactalis, il più grande gruppo lattiero-caseario del mondo. La sua riservatezza gli è valsa i soprannomi di “miliardario invisibile” e “Howard Hughes francese”.

Il padre di Besnier, André, fondò Lactalis il 19 ottobre 1933. Nella sua prima giornata di lavoro raccolse 17 litri di latte e preparò 35 forme di camembert. Nel 2021 il gruppo ha registrato un fatturato di circa 22 miliardi di euro e oggi impiega circa 85mila persone. Possiede, tra l’altro, marchi storici italiani, come Parmalat e Galbani.

6 Qin Yinglin (Cina) – 19,4 miliardi

Qin Yinglin, classe 1965, è il più ricco allevatore del mondo. Cresciuto in povertà nella provincia dell’Henan, studiò per diventare allevatore di maiali dopo che il padre investì i suoi risparmi per comprarne 20 e ne vide morire 19. A 27 anni avviò la sua attività assieme alla moglie – oggi a sua volta miliardaria – con 22 maiali. Nel 2019 ne macellava circa cinque milioni all’anno.

7 Pang Kang (Cina) – 16,5 miliardi

Ha dedicato tutta la sua carriera alla salsa di soia. Pang Kang, 67 anni, era un dirigente del collettivo Hai Tian Sauce Shop. Al momento di trasformarlo in una società, nel 1995, ha investito l’equivalente di 60mila dollari per diventarne azionista. Ora è uno dei sette miliardari della salsa di soia e ha un patrimonio superiore alla somma dei patrimoni degli altri sei.

8 Jorge Paulo Lemann & famiglia (Brasile) – 15,8 miliardi

Da piccolo voleva diventare come Thomas Edison, ma le sue macchine non funzionavano. Ha studiato ad Harvard, ma i suoi voti erano “i peggiori possibili”. Ha provato a diventare un tennista professionista, ma, l’unica volta che ha giocato a Wimbledon, ha perso al primo turno. In Coppa Davis è andata peggio: due convocazioni, quattro partite, nessuna vittoria.

Niente suggeriva che Jorge Paulo Lemann diventasse ciò che è oggi: l’uomo più ricco del Brasile. Lasciato il tennis, ha creato una società di investment banking e le ha fatto guadagnare il titolo di ‘Goldman Sachs brasiliana’. Con un’altra società di private equity ha comprato le due principali aziende di birra del Brasile e ha creato il più grande produttore del Sud America. Qualche acquisizione e fusione più tardi, il suo gruppo si chiamava InBev ed era il più grande del mondo, con marchi come Stella Artois, Beck’s, Budweiser, Corona e Franziskaner.

Lemann, 83 anni, non si è fermato alla birra. La sua 3G Capital ha comprato Burger King nel 2010 per 4 miliardi. Tre anni dopo, assieme a Warren Buffett, ha preso la Heinz per 28 e l’ha fusa con la Kraft.

9 Charoen Sirivadhanabhakdi (Thailandia) – 15,1 miliardi

Anche lui è un miliardario della birra, ma è anche molto altro. Figlio di un venditore ambulante emigrato dalla Cina a Bangkok, Charoen Sirivadhanabhakdi è il fondatore di Thai Beverage, il più grande produttore di birra della Thailandia, ed è il presidente del gigante di Singapore Fraser & Neave. Possiede anche 19 hotel tramite la sua società Asset World e nel 2016 ha speso sei miliardi di dollari per comprare la catena di supermercati Big Supercenter.

10 Charlene de Carvalho-Heineken & famiglia (Paesi Bassi) – 14,6 miliardi

È la pronipote di Gerard Adriaan Heineken, l’uomo che nel 1864 comprò una piccola birreria ad Amsterdam e diede inizio a uno dei più grandi imperi mondiali delle bevande alcoliche. Charlene de Carvalho-Heineken ne possiede circa il 23%, ereditato dall’ex ceo Freddy Heineken. Tra i marchi oggi detenuti dal gruppo ci sono gli italiani Birra Moretti e Ichnusa.

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