
Complessivamente l’Italia è il secondo paese al mondo per produzione con una quota di mercato del 12%, dopo gli Stati Uniti che detengono una quota del 40%
Il settore della nautica italiana oscilla tra 4,1 e 4,3 miliardi di euro con un incremento del fatturato tra il 15% e il 20% previsto nel 2022. E’ quanto emerge dallo studio The State of the Art of the Global Yachting Market elaborato da Deloitte per Confindustria Nautica, presentato oggi a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.
Nel 2021 il settore della nautica Italiana da diporto ha raggiunto un valore complessivo della produzione di nuove imbarcazioni di 3,6 miliardi di euro (+34% rispetto al 2020), con un contributo al Pil nazionale pari al 2,9%. L’Italia è il secondo paese al mondo per produzione con una quota di mercato del 12%, dopo gli Stati Uniti che detengono una quota del 40%.
«La nautica da diporto italiana si distingue una volta di più come uno dei settori trainanti del Made in Italy – ha detto il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. – Fra le economie del mare, l’industria nautica è il comparto che nel 2021 è cresciuto più di tutti gli altri, con il migliore incremento di fatturato di sempre, registrando il record storico di export e un aumento del 10% degli addetti diretti. Il vento in poppa è soffiato anche nel 2022 e continua tuttora, soprattutto grazie all’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica e all’abilità dei nostri imprenditori, che hanno saputo navigare abilmente nei complessi scenari economico-politici di questi ultimi anni».
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