
Il 38% di tutti i tagli riguarda il settore Tech
Brutte notizie arrivano dal fronte lavoro Usa, visto che aumentano i licenziamenti. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 89.703 posti di lavoro, in aumento del 15% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 77.770 licenziamenti e un aumento del 319% rispetto allo stesso periodo del 2022.
I datori di lavoro hanno annunciato 270.416 tagli nel primo trimestre, un aumento del 396% rispetto ai 55.696 tagli annunciati nello stesso periodo dell’anno precedente. È il totale del primo trimestre più alto dal 2020 e il totale trimestrale più alto dal terzo trimestre del 2020.
Il 38% di tutti i tagli riguarda il settore Tech.
«Sappiamo che le aziende stanno approcciandoal 2023 con cautela, sebbene l’economia stia ancora creando posti di lavoro. Con gli aumenti dei tassi che continuano e il dominio dei costi delle aziende, i licenziamenti su larga scala che stiamo vedendo probabilmente continueranno», ha affermato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.
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