Le banche centrali devono continuare a combattere l’inflazione ma anche a garantire stabilità
Crescita mondiale debole, al di sotto degli standard storici e che potrebbe restare tale per i prossimi 5 anni. Questa in sintesi, la view dei vertici del Fondo monetario internazionale, view che, tradotta in numeri, non arriva al 3%. Kristalina Georgieva numero uno del FMI, rimarca il fatto che questa debolezza non permetterà all’economia mondiale di riprendersi pienamente dopo la tragedia del Covid e tantomeno di portare avanti le battaglie contro povertà e diseguaglianze.
Non solo ma sempre la Georgieva evidenzia che la crescita, in calo, è particolarmente debole in zone come gli USA e l’Europa ovvero quelle in cui le banche centrali hanno adottato una strategia di rialzi sui tassi particolarmente marcata.
«Non ci può essere una robusta crescita senza stabilità dei prezzi o senza stabilità finanziaria» ricordando la lotta all’inflazione e soprattutto la complessità di un quadro del settore bancario molto più ampia. Ma la Georgieva resta dell’idea che le banche centrali dovrebbero continuare ad alzare i tassi di interesse per combattere l’inflazione ma dovranno anche usare politiche per garantire la stabilità finanziaria ed economica.
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