
La Cgia di Mestre illustra la missione (quasi) impossibile dell’Italia con i fondi del Pnrr: spendere 42 miliardi l’anno
La questione dei fondi europei non spesi da parte dell’Italia torna sotto i riflettori. In questo caso l’occasione per riflettere su quello che è uno storico problema dell’Italia viene offerta da uno studio della Cgia di Mestre. Il report, infatti, evidenza che il Belpaese, proprio grazie al Piano di resilienza ed ai relativi finanziamenti, avrà a disposizione una cifra superiore di 4,5 volte quelle a cui solitamente l’Italia ha accesso.
Considerando la necessità di dover utilizzare i fondi offerti, ricordano dalla Cgia, e visti i capitali sul tavolo, secondo le analisi l’Italia si troverà nella difficile situazione di dover spendere, tra il 2023 e il 2026, circa 42 miliardi all’anno per riuscire a impiegare tutte le risorse previste nei progetti.
Anche perché, purtroppo, i rischi di perdere ancora gli stanziamenti offerti da Bruxelles sono alti già da quest’anno. In particolare i ritardi italiani riguardano quelli per i finanziamenti avvenuti tra il 2014 e il 2020 e che, Roma potrebbe perdere se non spesi entro il 31 dicembre di quest’anno.
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