
L’Associazione svizzera dei dipendenti bancari (SBPV) ha chiesto, in una lettera aperta al Parlamento del Paese, che i tagli ai posti di lavoro in Credit Suisse devono essere congelati fino alla fine del 2023
No ai licenziamenti in Credit Suisse. L’Associazione svizzera dei dipendenti bancari (SBPV) ha chiesto, in una lettera aperta al Parlamento del Paese, che i tagli ai posti di lavoro previsti nell’ambito della fusione d’emergenza con Ubs devono essere congelati.
Il direttore generale della SBPV, Natalia Ferrara, ha chiesto in particolare ai legislatori di bloccare qualsiasi licenziamento fino alla fine del 2023. «Vi chiediamo di sostenere la nostra richiesta di congelare i licenziamenti entro la fine del 2023 in Parlamento – ha scritto. – I politici non devono sottrarsi alle loro responsabilità».
Oggi il Parlamento svizzero si riunirà in sessione straordinaria per discutere del salvataggio del Credit Suisse, sponsorizzato dallo Stato, avvenuto il mese scorso.
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