
Vivendi, così come aveva fatto nella precedente lettera, ha reiterato le proprie critiche sul funzionamento del board e dei vari comitati
Vivendi, su sollecitazione del presidente di Tim Salvatore Rossi ha inviato al board alcune domande a cui lo stesso risponderà prima dell’assemblea del 20 di aprile. Lo riferisce Ansa.
Vivendi, così come aveva fatto nella precedente lettera ha reiterato le proprie critiche sul funzionamento del board e dei vari comitati, nomine e remunerazioni in primis, incluso il mancato esercizio dei poteri discrezionali del cda nella definizione ed applicazione delle politiche di remunerazione in un momento particolarmente complesso per il gruppo quale quello attuale.
Vivendi, come nella lettera del 7 aprile, critica altresì la mancanza di trasparenza anche in merito a metodo e merito di proposta dei nuovi obiettivi di incentivazione sottoposti all’approvazione degli azionisti.
Sembra anche che, esprimendo una forte sfiducia nell’attività del comitato retribuzioni, Vivendi abbia chiesto se siano stati dedicati tempo e risorse sufficienti all’approfondimento per arrivare alle proposte in materia di retribuzioni. Vivendi chiede anche quanto siano costati, se contrattualizzati, consulenti in tema di HR.
Non essendo più in cda, il socio francese chiede anche di sapere se nell’ambito del cda ci siano state voci contrarie rispetto alla approvazione di pacchetti retributivi e con quali motivazioni.
Vivendi fa inoltre appello al consiglio per sapere quale sia l’allineamento di tutti i componenti alla lettera introduttiva del comitato remunerazioni che elogia l’allineamento dei pacchetti retributivi con il piano strategico.
Non è dunque un attacco all’ad Pietro Labriola, Vivendi è convinta che i manager vadano adeguatamente retribuiti, ma chiede anche di dare indicazioni rispetto ad un ragionevole pay out sul 22 e sul 23 affinché i manager abbiamo l’obiettivo di sovraperformare e non accontentarsi di performance medie.
Quindi un chiaro atto di accusa, che si unisce a quanto già fatto trapelare nei confronti della gestione del presidente Rossi e dei comitati che, sembra secondo Vivendi evidente, meritano un urgente aggiornamento.
(foto WIKIPEDIA)