Molti dei suoi tradizionali clienti e molti repubblicani, fra i quali il governatore della Florida Ron DeSantis, chiedono di boicottare la popolare birra in protesta contro una scelta a loro avviso controversa
Bud Light si affida all’influencer transgender Dylan Mulvaney come volto per la sua campagna pubblicitaria e scoppia la bufera.
Molti dei suoi tradizionali clienti e molti repubblicani, fra i quali il governatore della Florida Ron DeSantis, chiedono di boicottare la popolare birra in protesta contro una scelta a loro avviso controversa.
Sommersa dalle critiche Alissa Heinerscheid, la vice presidente del marketing di Bud Light e l’architetta della campagna pubblicitaria con Mulvaney protagonista, si prende un’aspettativa e non è chiaro, secondo indiscrezioni, se tornerà al suo posto.
La partnership con Mulvaney – salita alla cronache per aver documentato la sua transizione sui social – è stata decisa da Bud Light e da Anheuser-Bush, la società a cui fa capo, per riposizionare il marchio e attirare nuovi consumatori spingendo più sull’inclusività.
La reazione violenta contro la campagna pubblicitari del popolare marchio di birra affonda le sue radici nell’ondata anti-transgender in atto negli Stati Uniti, dove molti stati conservatori stanno usando il pugno duro e vietando le terapie ormonali per la transizione.
(foto BUD)