
Il timore sui mercati è che sia la Fed sia la Bce proseguano con la stretta sui tassi. La decisione della Banca Centrale Usa è attesa per il prossimo 3 maggio, mentre quella della Bce per il giorno successivo
Borse europee fiacche nel finale, con gli indici Usa contrastati (Dow Jones +0,05%, Nasdaq -0,51%). Chiusura negativa per Piazza Affari nel giorno dello stacco cedole doi alcuni titoli del paniere dell’indice Ftse Mib, che ha ceduto lo 0,75% a 27.537 punti. Con la rettifica dell’1,36% sull’indice calcolata da Borsa Italiana la chiusura teorica è positiva, con un rialzo dello 0,61%. Londra chiude in parità, mentre cedono Francoforte (-0,12%), Parigi (-0,09%) e Madrid (-0,03%).
Il timore sui mercati è che sia la Fed sia la Bce proseguano con la stretta sui tassi. In particolare la decisione della Banca Centrale Usa è attesa per il prossimo 3 maggio, mentre quella della Bce per il giorno successivo.
In rialzo a 187 punti il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 0,8 punti al 4,35%, contro gli 0,6 punti in più di quello tedesco al 2,48%.
Debole il dollaro a oltre 1,1 sull’euro e 1,246 sulla sterlina, mentre lo yen si mantiene a 134,41 sul biglietto verde. Poco mosso l’oro (-0,01% a 1.983 dollari l’oncia), contrastati il greggio (Wti +0,44% a 78,2 dollari al barile) e il gas (-0,57% a 39,92 euro al MWh).
Contrastati gli automobilistici Renault (-1,02%) e Stellantis (-6,6% effettivo e +1,93% rettificato). Acquisti anche su Volvo (+1,76%) e Mercedes (+0,98%). In luce Repsol (+2%) tra i petroliferi, seguita da TotalEnergies (+0,56%), Eni (+0,31%) Bp (+0,25%) e Shell (+0,2%), mentre Saipem (-1,21%) è colpita da realizzi.
In campo bancario Unicredit cede il 3,29% effettivo e guadagna l’1,84% con rettifica. Doppio prezzo anche per Banco Bpm (-3,33% e +2,35%), il cui prezzo rettificato allo stacco della cedola sale dell’1,59%. Positive Intesa (+1,11%), Credit Agricole (+1,05%) e Bnp (+1,02%).
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