
Il Nasdaq è l’unico in territorio positivo ma perde progressivamente il vantaggio accumulato in giornata
Ritorna la paura di una crisi bancaria a stelle e strisce e l’esempio è la giornata, da dimenticare, di First Republic Bank che ha perso quasi il 30%. Ma i timori, adesso, stanno iniziando a serpeggiare nuovamente tra gli indici tanto da portare l’S&P 500 e il Dow a chiudere in negativo mentre il Nasdaq, pur chiudendo in verde, deve accusare la perdita di un notevole vantaggio accumulato durante l’intera giornata. Il tutto proprio a causa della progressiva pressione creatasi sul settore bancario.
Ad ogni modo, alla fine dei giochi, l’S&P 500 ha perso lo 0,4%, il Dow lo 0,68% e il Nasdaq, come detto, è riuscito a salvarsi pur bruciando gran parte del vantaggio e chiudendo a +0,47%. Tra i titoli sotto i riflettori Microsoft, salito oltre il 7% dopo aver battuto le aspettative di Wall Street. Il titolo ha dalla sua parte anche un vantaggio sui competitor nella corsa per l’Ai, il che gli ha permesso di superare indenne il no delle autorità inglesi sull’acquisizione di Activision Blizzard. Da parte sua, Amazon è in salita del 2% non solo in virtù di una buona trimestrale prevista per domani e che dovrebbe, stando alle aspettative, offrire anche una forte crescita dei ricavi. A suo favore anche una serie di tagli sui costi, non ultimo quelli del personale.
A livello settoriale l’unico che offre soddisfazione è proprio il comparto tecnologico mente in fondo alla classifica utilities ed energetici. Il barile deve scontare un calo a causa dei timori di recessioni. Oro in calo sotto i 2mila dollari.
Foto: Imagoeconomica