
Il governatore aveva limitato alcuni diritti che la Disney esercitava da oltre 60 anni all’interno dei suoi parchi a tema
Il governatore della Florida Ron DeSantis, è stato citato in giudizio dalla Disney perché reo, secondo l’azienda leader nel settore dell’intrattenimento, di aver portato avanti sforzi politici per danneggiare le sue attività.
Una mossa che potrebbe avere conseguenze dirette nella corsa alla candidatura di DeSantis per la corsa alla Casa Bianca tra le fila dei repubblicani. Infatti la Disney è uno delle più grandi industrie non solo per il settore cinematografico ma anche per i parchi a tema. Industria che offre lavoro a migliaia di persone.
In realtà quello tra DeSantis e Disney è uno scontro nato diversi mesi fa a causa di una controversa legge che vieterebbe di trattare tematiche a sfondo omosessuale in presenza di minorenni ed alla quale la Disney si era opposta. Da qui l’accusa di DeSantis alla Disney di promuovere contenuti pericolosi.
Accusa che aveva portato il governatore a limitare alcuni diritti dell’azienda, proprio all’interno dei suoi parchi a tema, terreni sui quali la Disney dagli anni ‘60 esercitava una sorta di autoregolamentazione. Dal 1967, Disney opera nell’ambito di un proprio distretto autogestito chiamato Reedy creek improvement district, che ha concesso all’azienda benefici ed esenzioni fiscali, nonché autonomia sui suoi terreni e sulle operazioni commerciali e di ampliamento in Florida.
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