
Il fatturato di Intel si è contratto del 36% sullo stesso periodo del 2022
Trimestrale shock per Intel. La multinazionale statunitense, leader nel campo dei chip, ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 2,8 miliardi di dollari, la più grande della sua storia, mentre il fatturato si è contratto del 36% sullo stesso periodo del 2022, attestandosi a 11,7 miliardi di dollari. Il tutto condito da un margine lordo del 34,2%, ben lontano dai suoi standard.
Andando più nello specifico, il Client Computing Group (CCG) ha chiuso con ricavi di 5,8 miliardi di dollari (-38%), migliori delle attese, e un utile operativo di 520 milioni di dollari. La divisione Data Center and AI (DCAI) si è fermata a 3,7 miliardi di dollari (-39%) con una perdita operativa di 518 milioni di dollari.
In tutto questo però Intel continua a perseguire la sua opera di riduzione dei costi: si punta a raggiungere i tre miliardi di dollari entro l’anno, arrivando a efficienze per 8-10 miliardi di dollari annui entro il 2025. Per il secondo trimestre la società californiana prevede un fatturato tra 11,5 e 12,5 miliardi di dollari, con un margine lordo del 33,2% e una perdita di 62 centesimi per azione.
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