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Banche

Bankitalia avverte: attenzione all’aumento dei tassi

Giulia Guidi
28 Aprile 2023
Bankitalia avverte: attenzione all’aumento dei tassi
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Secondo via Nazionale “le principali fonti di vulnerabilità per il sistema bancario continuano a provenire dalle deboli prospettive macroeconomiche e dall’incertezza del quadro geopolitico internazionale” “Le condizioni del sistema bancario […]

Secondo via Nazionale “le principali fonti di vulnerabilità per il sistema bancario continuano a provenire dalle deboli prospettive macroeconomiche e dall’incertezza del quadro geopolitico internazionale”

“Le condizioni del sistema bancario italiano sono complessivamente buone. La qualità degli attivi non mostra segnali di peggioramento e la redditività è migliorata, favorita dall’aumento del margine di interesse”.

Lo afferma Bankitalia nel rapporto sulla stabilità finanziaria secondo cui “pur in presenza di una riduzione della raccolta e di una ricomposizione dei depositi della clientela, il profilo di liquidità si mantiene equilibrato sia sulle scadenze a breve sia in un orizzonte di medio periodo”. La disponibilità di attività stanziabili per operazioni di rifinanziamento “presso l’Eurosistema resta ampia”, conclude Bankitalia.

Secondo Bankitalia “le principali fonti di vulnerabilità per il sistema bancario continuano a provenire dalle deboli prospettive macroeconomiche e dall’incertezza del quadro geopolitico internazionale, aggravata dal perdurare del conflitto in Ucraina”.

Eventuali minusvalenze sul portafoglio di titoli di debito valutati al costo ammortizzato, tuttavia, si “materializzerebbero solo nell’ipotesi, al momento poco probabile, in cui gli intermediari dovessero essere costretti a vendere i titoli prima della loro scadenza”. La redditività “rimarrebbe positiva anche nel 2023, ma la capacità di rimborso dei prestiti da parte di famiglie e imprese potrebbe indebolirsi, con potenziali ricadute sulle rettifiche di valore, che si attestano ancora su livelli bassi”. Potranno inoltre manifestarsi “ulteriori pressioni al rialzo sul costo della raccolta, anche per la necessità di continuare a sostituire i fondi acquisiti attraverso le operazioni”, conclude Bankitalia.

“Le condizioni della finanza pubblica sono migliorate nel 2022. Sono diminuiti – afferma Via Nazionale – sia l’indebitamento netto in rapporto al Pil, sia il peso del debito sul prodotto, quest’ultimo di oltre 5 punti percentuali” ma “il consolidamento di tali tendenze resta fondamentale, anche alla luce dell’incertezza sull’evoluzione del quadro macroeconomico e del rialzo dei tassi di interesse”.

Nel dettaglio, conclude Bankitalia, “per consolidare questa tendenza, anche alla luce dell’aumento dei tassi di interesse, sarà necessario conseguire un significativo incremento del potenziale di crescita e un miglioramento strutturale del saldo primario”.

Come per le altre economie avanzate “i rischi per la stabilità finanziaria restano elevati anche in Italia”. Lo segnala Bankitalia nel rapporto sulla stabilità finanziaria diffuso oggi. Nella sua analisi Via Nazionale segnala che “l’impatto delle tensioni sui mercati bancari internazionali è stato limitato, grazie alle contenute esposizioni delle banche italiane verso gli intermediari in crisi e, più in generale, al rafforzamento dei bilanci conseguito negli ultimi anni”. Come per gli altri paesi dell’area dell’euro “pesano tuttavia la persistente instabilità geopolitica, le rilevanti pressioni inflative e il rallentamento. Il peggioramento delle previsioni macroeconomiche e l’aumento dei tassi di interesse incidono sulla situazione finanziaria e sulla vulnerabilità delle imprese”.

Inoltre, “a fronte di una domanda sostanzialmente invariata, la crescita dei prestiti alle imprese si è gradualmente arrestata nel 2022 ed è ora in territorio negativo” osserva Bankitalia secondo cui “il calo ha tuttavia interessato solo le imprese più rischiose e, tra queste, soprattutto quelle di minore dimensione”.

È rallentato “anche il ricorso al mercato obbligazionario e nel complesso la capacità di servizio del debito, pur lievemente deteriorata, beneficia di una situazione finanziaria equilibrata, sostenuta da margini di liquidità ancora ampi”. La quota di debito “riconducibile a imprese vulnerabili potrebbe tuttavia aumentare nel corso dell’anno, in particolare nei settori delle costruzioni e della manifattura”, conclude Bankitalia.

Infine, il mercato immobiliare sta mostrando “segni di rallentamento” e “nel secondo semestre del 2022 i prezzi delle abitazioni sono cresciuti con minore intensità e ben al di sotto dell’inflazione, mentre le compravendite sono risultate in flessione, risentendo del rallentamento nelle erogazioni dei mutui”. “Secondo nostre stime – scrive la Banca d’Italia – l’aumento dei prezzi nominali continuerebbe ad attenuarsi anche quest’anno”.

(foto SHUTTERSTOCK)

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