
Calderone: “serve prudenza. Non c’è il rischio di precarietà”
Forse i sindacati saranno accontentati. Il Governo lavora per prorogare il taglio del cuneo fiscale al momento fissato fino a fine 2023. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, a Radio24, speigando che quindi il suo obiettivo è quello di rendere la misura un intervento strutturale e non temporaneo, cosa che richiedono a gran voce Cisl, Uil e Cgil. «Con la manovra abbiamo confermato i due punti di taglio, oggi con tutte le risorse a disposizione siamo tornati sul tema. Gli ulteriori quattro punti fanno sì che per chi ha redditi fino a 25 mila euro ci sia una riduzione di circa il 70% del prelievo contributivo. Per chi ha fino a 35 mila euro di reddito c’è il 60%. L’impegno è di lavorare per creare le condizioni per rendere strutturale questo intervento. Ci deve essere una situazione che lo consente. Bisogna agire con prudenza con attenzione ai conti», ha spiegato.
Sul tema della precarietà la ministra ha risposto: «l’intervento fatto nel decreto approvato ieri elimina le causali di difficile applicazione che potevano generare contenziosi. Non vedo tutta questa polemica rispetto al tema della precarietà: se guardiamo ai numeri che ci restituisce il contratto a termine è un problema confinato nel 2,5% dei contratti a termine, visto che più del 97% dura meno dei 12 mesi perché il decreto dignità ha previsto che le causali fossero applicate nella seconda parte del contratto dai 12 ai 24 mesi. Il nostro obiettivo è di poter portare al lavoro quante più persone possibili in tempi brevi anche perché abbiamo forti richieste da parte delle aziende che in questo momento hanno bisogno».
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