
Preoccupa il persistere dell’inflazione
A marzo il Misery Index di Confcommercio, che fornisce una valutazione macroeconomica del disagio sociale, si è attestato su un valore stimato di 16,6 punti, in significativa riduzione, in miglioramento di 1,2 punti rispetto a febbraio. Il dato dell’ultimo mese riflette, quasi esclusivamente, il deciso rallentamento del tasso di variazione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto.
Questi ultimi hanno mostrato una variazione tendenziale del 7,6%, in deciso ridimensionamento rispetto al mese precedente. Le prime stime di aprile segnalano una ripresa del tasso di crescita dei prezzi per questa tipologia di beni e servizi (+8,2% su base annua). Si consolidano, pertanto, i timori di un percorso di rientro non agevole, in considerazione sia delle turbolenze che ancora agitano alcuni mercati sia della presenza, all’interno del sistema, di residue pregresse tensioni.
Il persistere di un’inflazione su livelli elevati, con i conseguenti effetti sul potere d’acquisto delle famiglie – spiega Confcommercio – potrebbe limitare nei prossimi mesi le capacità di ripresa della domanda e dell’economia, riducendo allo stesso tempo le possibilità di riportare l’area del disagio sociale su valori più contenuti.
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