
Altro fattore che determina la scelta, però, è anche il prezzo e, più in generale, i costi
Cambia la sensibilità anche sul fronte dei viaggi. Se prima la meta era determinante, adesso lo è anche la sostenibilità dei viaggi. Aumentano, infatti, coloro che, nel mondo, guardano anche all’impatto che le vacanze hanno sull’ambiente. Stando infatti ai dati resi noti da Booking.com, il 78% degli intervistati in 35 Paesi su un campione di 33.228 persone guarda anche alle modalità potenzialmente inquinanti del viaggio tra i fattori di scelta di una vacanza. Per questo motivo il 70% delle persone disattiva l’aria condizionata se non è presente in camera (un aumento del 37% rispetto al precedente rilevazione del 2022e il 54% usa una borraccia per l’acqua al posto delle bottigliette usa e getta (anche qui con un aumento del 34% sul 2022) mentre il 58% ha deciso di differenziare i rifiuti anche durante le vacanze.
Il fattore sostenibilità è presente nella scelta degli utenti che per il 53% credono che le agenzie di viaggi non offrano opzioni sufficienti in tal senso.
Una percentuale dell’84%, però, si rende conto anche del fatto che l’aumento dei costi dettato per lo più da inflazione e crisi energetica, ha decisamente influenzato le scelte future per le prossime partenze. Per questo motivo la scelta tra sostenibilità e prezzi è la discriminante definitiva per il 50% dei viaggiatori i quali si rendono conto anche che le opzioni di viaggio più sostenibili risultano anche quelle troppo costose.
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