
La nota: “Ribadiamo che il nostro sistema finanziario è resiliente, sostenuto dalle riforme della regolamentazione finanziaria attuate dopo la crisi finanziaria globale del 2008”
I leader del G7 si sono impegnati a mantenere “politiche macroeconomiche orientate alla stabilità e alla crescita” che supporti la “sosteniblità fiscale a medio termine e la stabilità dei prezzi”.
Lo si legge nel comunicato finale del summit di Hiroshima, che si conclude domani. “L’economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici shock, tra cui la pandemia di Covid-19, la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le pressioni inflazionistiche associate. Tuttavia, dobbiamo rimanere vigili e rimanere agili e flessibili nella nostra politica macroeconomica in un contesto di accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali”, segnala il documento. “Nel perseguire una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva, ci impegniamo per un mix di politiche macroeconomiche orientate alla stabilità e alla crescita che supporti la sostenibilità fiscale a medio termine e la stabilità dei prezzi”, continua.
L’inflazione rimane elevata e le banche centrali restano fortemente impegnate a raggiungere la stabilità dei prezzi, in linea con i rispettivi mandati. Nel frattempo, la politica di bilancio dovrebbe continuare a fornire, ove opportuno, un sostegno temporaneo e mirato ai gruppi vulnerabili che risentono dell’aumento del costo della vita e catalizzare gli investimenti necessari per le trasformazioni verdi e digitali, mentre l’orientamento di bilancio complessivo dovrebbe garantire la sostenibilità a medio termine”, affermano i leader G7.
“Riaffermiamo inoltre i nostri attuali impegni sul tasso di cambio del G7. Sottolineiamo nuovamente l’importanza delle riforme dal lato dell’offerta, in particolare quelle che aumentano l’offerta di lavoro e migliorano la produttività” si legge ancora nel comunicato, in cui si sottolinea anche “il ruolo cruciale delle donne e dei gruppi sottorappresentati per il successo a lungo termine delle nostre economie attraverso la promozione dell’inclusione, della diversità e dell’innovazione”.
I leader G7, inoltre, hanno garantito che continueranno “a monitorare da vicino gli sviluppi del settore finanziario” e saranno “pronti a intraprendere azioni appropriate per mantenere la stabilità finanziaria e la resilienza del sistema finanziario globale”.
“Ribadiamo che il nostro sistema finanziario è resiliente, sostenuto dalle riforme della regolamentazione finanziaria attuate dopo la crisi finanziaria globale del 2008. Sosteniamo con forza il lavoro del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) e degli organismi di definizione degli standard per migliorare la resilienza dell’intermediazione finanziaria non bancaria”, si legge nel comunicato.
“Continueremo – continua il comunicato – la deliberazione politica sulla moneta digitale per sfruttare i vantaggi dell’innovazione, come l’efficienza dei pagamenti e l’inclusione finanziaria, affrontando i potenziali rischi per la stabilità, la resilienza e l’integrità del sistema monetario e finanziario. Un monitoraggio, una regolamentazione e una supervisione efficaci sono fondamentali per affrontare i rischi di stabilità finanziaria e integrità posti dalle attività e dai mercati delle criptovalute e per evitare l’arbitraggio normativo, sostenendo nel contempo l’innovazione responsabile”.
I Sette, ancora, hanno espresso preoccupazione che le “serie sfide alla sostenibilità del debito stiano minando i progressi verso gli SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile, ndr.) e che i paesi a basso e medio reddito siano colpiti in modo sproporzionato dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e da sfide globali più ampie”.
Infine, “Noi, i leader del G7, stiamo agendo e rafforzando la cooperazione per affrontare la crisi climatica e accelerare la transizione globale verso l’energia pulita per raggiungere emissioni nette pari a zero al più tardi entro il 2050. Riaffermiamo – si legge – il nostro fermo impegno per l’accordo di Parigi. Riconosciamo che gli investimenti pubblici e privati nelle industrie del futuro sia a livello nazionale che nel mondo saranno necessarie per raggiungere questi obiettivi e che e’ necessaria un’ulteriore cooperazione per colmare la carenza di investimenti per la transizione energetica pulita, per ridurre il costo della transizione energetica in tutto il mondo”.
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(foto ANSA)