
Per quanto riguarda l’Italia il 34% degli intervistati ha dichiarato di aver già prenotato e il 31% di averla anticipata rispetto alle tempistiche passate
Tra Covid, inflazione e caro energia i viaggi hanno registrato un cambio di rotta. O per meglio dire, si è visto un cambiamento delle preferenze da parte dei viaggiatori. Prima di tutto c’è da sottolineare che in Europa la domanda è leggermente più alta rispetto a quanto visto negli USA, come confermato anche dai dati esposti durante il 22esimo Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance. Nel Vecchio Continente il 78% degli intervistati si dichiara entusiasta o molto felice di viaggiare e il 75% prevede una partenza in vista delle prossime vacanze estive.
In particolare, per quanto riguarda l’Italia, l’83% del campione (un dato in aumento del 9% rispetto al 2022) si conferma entusiasta all’idea di viaggiare tanto che il 34% degli intervistati ha dichiarato di aver già prenotato e il 31% di aver anticipato la prenotazione rispetto a quanto faceva in passato.
Se calano del 19% le preoccupazioni per il Covid, dolenti note arrivano dall’aumento dei costi. Il 75% degli intervistati si è dichiarato preoccupato per l’impatto dell’inflazione, soprattutto considerando la crescita del budget medio (1.800 €, +2% rispetto al 2022) ed oltre la metà (53%) di loro prevede di aumentarlo.
Fabio Carsenzuola, CEO Mediterranean&Latam Region di Europ Assistance ha dichiarato «Il mondo dei viaggi ha iniziato il 2023 con grande slancio e, secondo le previsioni, arriverà a raggiungere, fino probabilmente a superare, i livelli del 2019. Si torna a viaggiare molto e soprattutto verso l’estero, con nuove abitudini, in diverse modalità e con una crescente propensione ad assicurarsi. Come Compagnia nata con la missione di prendersi cura delle persone sempre e ovunque, in particolare in viaggio, ci impegniamo per offrire ai nostri clienti prodotti e soluzioni in grado di rispondere alle loro esigenze in continuo mutamento e di risolvere qualsiasi tipo di imprevisto. Inoltre, lavoriamo per diffondere una corretta informazione sull’importanza di partire protetti qualunque sia la meta, comprese le destinazioni più vicine o in cui ci sentiamo (erroneamente) sicuri».
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI