La crescita dell’utile netto è stata ottenuta con il contributo positivo del margine interesse e del margine commissionale
L’Istituto per le opere di religione, la banca della Santa Sede, chiude il 2022 con un utile di 29,6 milioni, un margine di interesse che cresce del 3,7% e commissioni nette che registrano un incremento di oltre il 20%.
La crescita dell’utile netto è stata ottenuta con il contributo positivo del margine interesse e del margine commissionale, si legge in una nota, accompagnati da un attento controllo dei costi e da investimenti orientati al miglioramento dei servizi alla clientela ed alla digitalizzazione.
Lo Ior ha un ratio patrimoniale Tier1 del 46,1% ed è “tra le più solide istituzioni finanziarie del mondo in termini di patrimonializzazione e liquidità”. L’istituto lo scorso anno ha continuato ad ampliare la sua offerta di servizi bancari e d’investimento, sviluppare le piattaforme informatiche, assumere professionisti in ruoli manageriali, promuovere il ricambio generazionale ed ha introdotto un sistema di remunerazione ed incentivazione strutturato e trasparente. Il bilancio 2022 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto e, come da Statuto, trasmesso alla Commissione Cardinalizia per le valutazioni.
Quest’ultima, presa conoscenza della solidità dei dati del bilancio e fatte salve le esigenze di patrimonializzazione dell’Istituto, ha deliberato con propria determinazione sulla devoluzione degli utili.
il Consiglio ha proposto alla Commissione Cardinalizia la distribuzione di un dividendo pari a 5,2 milioni che verrà destinato per 3 milioni alle opere di religione di Papa Francesco; altri 2 milioni per l’attività caritativa della Commissione Cardinalizia e 200 mila euro per le attività caritative coordinate dal Prelato dell’Istituto.
Il cardinale Santos Abril y Castelló, presidente della Commissione Cardinalizia nell’introduzione al bilancio ricorda che nel 2022 si è anche concluso il primo dei procedimenti legali promossi dallo Ior “per fare giustizia degli abusi perpetrati ai suoi danni. Anche sul piano legale l’Istituto ha ottenuto un importante successo con la confisca definitiva e il recupero di somme importanti, a conferma della volontà di perseguire fino in fondo chi ha, in passato, danneggiato l’immagine dell’Istituto. Si tratta di procedimenti aperti sia in Vaticano sia all’estero”.
Le somme recuperate, pari ad oltre 17,22 milioni erano state sottratte illecitamente allo Ior prima del 2014 e sono stati recuperati dopo un lungo processo legale.
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(foto IMAGOECONOMICA)