
Alla compagnia vita slovacca Novis è stata revocata l’autorizzazione ad operare. In Italia coinvolti migliaia di clienti
Gli investitori tengono gli occhi puntati sulle assicurazioni visto che, dopo il caso Eurovita, finita in amministrazione straordinaria, a trovarsi in difficoltà è la compagnia vita slovacca Novis, che ha venduto polizze anche in Italia, a cui è stata revocata l’autorizzazione ad operare. Lo stop arriva dall’autorità di vigilanza slovacca NBS perché la società non è in linea con il requisito Solvency II.
L’impresa, fondata nel 2014 in Slovacchia, era presente in diversi paesi in Europa: Austria, Repubblica Ceca, oltre a Germania, Finlandia, Ungheria, Svezia, Polonia e in Italia, dove operava in libera prestazione di servizi distribuendo le sue polizze vita tramite agenti plurimandatari e consulenti finanziari.
La decisione vieta a NOVIS l’esercizio dell’attività assicurativa, ad eccezione delle attività necessarie per far valere i propri diritti e saldare le proprie passività. NOVIS non può stipulare nuovi contratti assicurativi.
NBS presenterà un’istanza al tribunale per sciogliere NOVIS, per avviare una procedura di liquidazione e per nominare un liquidatore che conduca tale procedura. Il ritiro della licenza – precisa NBS – non ha alcun effetto sull’esistenza delle attuali polizze assicurative. Fino all’entrata in liquidazione di NOVIS, i contraenti hanno copertura assicurativa, assicurazione e altre richieste di risarcimento in base ai contratti assicurativi.
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