
Contemporaneamente, per far quadrare i conti, saranno tagliate le spese annuali di altre voci
Dallo scoppio della pandemia in poi, si sono verificati una serie di eventi che hanno stravolto l’economia mondiale ma anche, e soprattutto, la finanza delle famiglie italiane. Dal caro-energia alla corsa dell’inflazione, ormai le entrate dei nuclei familiari sono sempre più limitate dalle spese obbligatorie ed improcrastinabili.
Secondo Confesercenti nel 2023, tra affitti/mutui ed utenze varie, le famiglie spenderanno oltre 1.300 euro al mese con un aumento di 400 euro al mese rispetto al 2019 (+45,5%). Contemporaneamente, per far quadrare i conti, saranno tagliate le spese annuali di altre voci come abbigliamento (210 euro), trasporti (384 euro), cultura (374 euro).
Considerando la crescita dei prezzi dovuta per lo più, in massima parte, all’inflazione energetica, unica forte di rialzo dei prezzi al consumo, lo studio di Confesercenti ricorda che la spesa mensile familiare in valori reali, quindi al netto dell’inflazione, sarebbe di 2.443 euro al mese ovvero 50 in meno rispetto al 2019. Si spende dunque di più acquistando di meno.
FOTO: Frauke Riether/PIXABAY