
Hunter Biden ha raggiunto un accordo per dichiararsi colpevole delle accuse di aver pagato in ritardo (nel 2022) circa un milione di dollari di imposte federali sui redditi del 2017 e 2018: l’accusa di possesso di un’arma da fuoco in un periodo in cui faceva uso di droghe illegali verrà archiviata se accetterà di sottoporsi a due anni di libertà vigilata
Bufera in casa dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Hunter Biden ha accettato di dichiararsi colpevole delle accuse di aver pagato in ritardo (nel 2022) circa un milione di dollari di imposte federali sui redditi del 2017 e 2018.
Il patteggiamento, che deve essere ancora approvato da un giudice federale, permetterà a Hunter di evitare una possibile condanna al carcere e di ricevere, invece, una condanna con la condizionale. Se accetterà di sottoporsi a due anni di libertà vigilata l’accusa di possesso di un’arma da fuoco in un periodo in cui faceva uso di droghe illegali verrà archiviata.
L’accordo con i pubblici ministeri federali segna il culmine di un’indagine durata anni da parte dell’avvocato statunitense nominato dall’ex presidente Donald Trump nel Delaware, David Weiss, rimasto in carica sotto l’amministrazione Biden per portare a termine l’inchiesta penale.
Non l’ha presa affatto bene Donald Trump che sul social Truth ha scritto: «wow! Il dipartimento di Giustizia corrotto di Biden ha annullato una possibile condanna di centinaia di anni dando a Hunter Biden solo una multa stradale: il nostro sistema è a pezzi».
Il portavoce dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy, dal canto suo ha assicurato che continueranno le indagini del partito sugli affari della famiglia Biden. I repubblicani accusano Hunter di corruzione per i suoi rapporti d’affari e per il suo posto ben retribuito nel cda della compagnia energetica ucraina Burisma.
FOTO: EPA/ALEXIS C. GLENN / POOL
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