
La Federal Reserve a quanto pare continuerà la sua strategia da falco
Gli ultimi commenti di Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, hanno indubbiamente influenzato l’apertura di Wall Street. Gli operatori, infatti, speravano che il cammino verso la stabilizzazione dell’inflazione fosse ormai prossimo alla fine o, per lo meno, che i vertici della banca centrale statunitense stessero prendendo in considerazione la possibilità di un rallentamento.
Anche per questo motivo i futures che inizialmente avevano dimostrato un certo, seppur pacato, ottimismo, hanno virato decisamente al ribasso mana mano che le dichiarazioni di Powell confermavano la volontà del board di continuare con i rialzi. A conti fatti, quindi, il suono della campanella ha trovato un S&P 500 e un Nasdaq in perdita, entrambi, dello 0,3%. Leggermente peggio il Dow che arriva a -0,4%.
Parallelamente la situazione in Europa vede un Ftse Mib che non va oltre un pallido 0,04% in territorio positivo. Una situazione che, paradossalmente, appare anche ottimale visto che il Cac 40 di Parigi perde lo 0,63% mentre il Dax e il Ftse 100 lo 0,46%.
In questo frangente registrano un passivo anche le quotazioni dell’oro, a -0,8% con una valutazione di 1.930 dollari per oncia. Invece il petrolio tende ala stabilità con una leggera debolezza per il Brent.
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